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10 febbraio 2010

Il cinese volante

Il cinese volante, che dovrò chiamare così perché è stato impossibile capire altro di lui, non parla una parola di inglese, cosa che a Dubai è piuttosto rara. Si presenta con le tende, una scala, e un carrello come quello che usano gli anziani per fare la spesa.
Gli apro il baule e vedo che ci infila le tende, il carrello, e poi mette la scala in macchina. Per un secondo temo che voglia entrare lui nel baule per far stare la scala comoda, invece fortunatamente si accomoda nell'abitacolo.

Dopo due minuti di strada ci chiede in qualche modo dove stiamo andando, domanda più da ostaggio, che da montatore visto che avevamo lasciato l'indirizzo in negozio.
Immagino che intenda sapere in che zona abitiamo. Diciamo che stiamo vicino a Burj, Burj Kalifa. L'edificio più alto del mondo. Insomma la torre appena inaugurata. Quello di cui qualunque grande mezzo di informazione ha parlato dalla CNN, alla BBC al Tg4.
Nuovamente il Cinese mi spiazza facendo intendere che non ha idea di cosa sto dicendo.
Ma come può essere? Ne hanno parlato in tutto il mondo!
Si vede persino dal Mostromart, come può essere che non sappia di cosa stiamo parlando? Mah!!

Appena entrati in casa il tipo inizia a lavorare. Ci sono da installare due tende per finestra, una leggera e una pesante.
Appena entrato mette in carica le batterie del trapano. Intanto prepara le guide da attaccare al plafone. Poi prende il trapano, fa i buchi per mettere i fisher praticamente a occhio.
Mentre con una mano gli tengo la scala, cosa che lui, mi fa capire ritiene assolutamente superflua, ma io insisto, con l'altra mano tengo l'aspirapolvere vicino alla punta del trapano. 32 buchi, due tende e 40 minuti più tardi abbiamo (più correttamente ha) finito.
Fra una tenda e l'altra gli offro un te, un succo o almeno l'acqua. Rifiuta tutto.
Lo riportiamo indietro come da accordi presi si fa scaricare sulla strada vicino al mostromarket. Ci saluta e se ne va.


I miei amici “monzambichesi” capiranno anche meglio degli altri quella sensazione di soddisfazione mista ad ammirazione e stordimento quando quattro ore dopo aver scelto il tessuto avevamo a casa nostra delle tende tagliate e cucite su misura e montate.
Viva il mostromart viva l'efficienza cinese!

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