Temi

27 febbraio 2010

Il tè nel deserto


Questa mattina mi sono alzato e sono andato in bagno. Dalla finestra non si distingueva bene cosa c’era fuori, sono andato in cucina a preparare il tè e la notizia che fuori non si vedeva nulla continuava a girarmi per la testa (oltre che davanti al naso dove c’è la finestra della cucina).
Da buon padano (in senso geografico, non politico), una parte del mio cervello esgue il seguente sillogismo:: fuori non si vede. Quando non si vede c’è la nebbia. Fuori c’è la nebbia.
Prendo la tazza i mitici tarallucci (che importo a chili ogni volta che parto dall’italia), e faccio colazione.
Al terzo tarallo evidentemente la caffeina e gli zuccheri iniziano a fare effetto e penso. “Uè ghe la nébbia?!?!?!!”. [E’ una drammatizzazione. Come tutti i milanesi coetanei non so il dialetto]. “Uè ghe la nébbia a Dubai???”.
Colazione coi tarallucci, nebbia fuori, manca la madùnina e il naviglio e sono a milano.
Avvicinandomi al balcone noto il grill che dal suo angole si è spostato in mezzo al balcone. Visto che a dubai l’ultimo ladro l’hanno visto nel ’74, ne escludo l’operato e finalmente realizzo che è in corso una tempesta di sabbia.
Il vento forte infatti alza la sabbia che crea l’effetto vedo-non vedo, che ha poco di sexi e molto di polveroso.
Realizzo che il tè in quetse condizioni ha a che fare più col film di bertolucci, che colla lombardia.
Meno male oggi comunque sarei comunque rimasto a casa. 

18 febbraio 2010

Scoiattolo

Se avete visto il film "Up!" o ascoltate il trio su Radio Deejay, e volete che il grido "Scoiattolo!!!" allieti le vostre giornate quando ricevete delle email ecco come fare (la procedure richiede pochi minuti:
la procedure copre i seguenti client di posta: TunderBird, Outlook, OutlookExpress.

Prima di tutto salvate (in un posto che potete ritrovare) il file wav da qui

se avete Thunderbird:
1. Selezionate opzioni (otions) dal menù strumenti (tools)




2. selezionate il tab generale (general) e nella seconda parte della scheda cliccate browse e individuate il file wav scaricato. Cliccate su Ok e avete finito!







 Se avete Outlook o Outlook express:
1. Disinstallate il prodotto che è di Microsoft e si paga se lo avete come Morgan (craccato) vergognatevi.
2. Andate sul sito di Mozzilla Thunderbird  scaricate e [scoiattolo!...] installate il software. Thunderbird è meglio ed è pure gratis.
3. Eseguite la procedura descritta prima godetevi e mandatevi una mail per [scoiattolo!]

10 febbraio 2010

Il cinese volante

Il cinese volante, che dovrò chiamare così perché è stato impossibile capire altro di lui, non parla una parola di inglese, cosa che a Dubai è piuttosto rara. Si presenta con le tende, una scala, e un carrello come quello che usano gli anziani per fare la spesa.
Gli apro il baule e vedo che ci infila le tende, il carrello, e poi mette la scala in macchina. Per un secondo temo che voglia entrare lui nel baule per far stare la scala comoda, invece fortunatamente si accomoda nell'abitacolo.

Dopo due minuti di strada ci chiede in qualche modo dove stiamo andando, domanda più da ostaggio, che da montatore visto che avevamo lasciato l'indirizzo in negozio.
Immagino che intenda sapere in che zona abitiamo. Diciamo che stiamo vicino a Burj, Burj Kalifa. L'edificio più alto del mondo. Insomma la torre appena inaugurata. Quello di cui qualunque grande mezzo di informazione ha parlato dalla CNN, alla BBC al Tg4.
Nuovamente il Cinese mi spiazza facendo intendere che non ha idea di cosa sto dicendo.
Ma come può essere? Ne hanno parlato in tutto il mondo!
Si vede persino dal Mostromart, come può essere che non sappia di cosa stiamo parlando? Mah!!

Appena entrati in casa il tipo inizia a lavorare. Ci sono da installare due tende per finestra, una leggera e una pesante.
Appena entrato mette in carica le batterie del trapano. Intanto prepara le guide da attaccare al plafone. Poi prende il trapano, fa i buchi per mettere i fisher praticamente a occhio.
Mentre con una mano gli tengo la scala, cosa che lui, mi fa capire ritiene assolutamente superflua, ma io insisto, con l'altra mano tengo l'aspirapolvere vicino alla punta del trapano. 32 buchi, due tende e 40 minuti più tardi abbiamo (più correttamente ha) finito.
Fra una tenda e l'altra gli offro un te, un succo o almeno l'acqua. Rifiuta tutto.
Lo riportiamo indietro come da accordi presi si fa scaricare sulla strada vicino al mostromarket. Ci saluta e se ne va.


I miei amici “monzambichesi” capiranno anche meglio degli altri quella sensazione di soddisfazione mista ad ammirazione e stordimento quando quattro ore dopo aver scelto il tessuto avevamo a casa nostra delle tende tagliate e cucite su misura e montate.
Viva il mostromart viva l'efficienza cinese!

01 febbraio 2010

Il dragon mart.

Questa volta l'avventura di Dubai si riferisce al Chinese Dragon Mart: un supermercato cinese a sud di Dubai.
Attraverso la rete in qualche post in un forum sconosciuto siamo venuti a conoscenza del fatto che un tale, una volta, aveva parlato con un tipo che faceva tende e lavorava discretamente bene ed a prezzi ragionevoli al Dragon Mart.
La cosa si è rivelata, in ad una ulteriore e più attenta lettura, ancor più vaga. Del tipo che chi postava non conosceva direttamente il cinese produttore di tende, ma qualcuno gliene aveva parlato.
Con questi dati certi nel cuore non possiamo fare altro che partire e andare al Dragon Mart sicuri di incontrare il Cinese, tale “Chun”, che godeva di tanta referenza.

Il Dragon Mart da casa nostra dista una ventina di chilometri, ma sono tutti di autostrada, praticamente non c'è un singolo semaforo da casa al super. In 20 minuti siamo sul posto.
Quello che ci coglie di sorpresa sono però le dimensioni del Dragon Mart. E' praticamente un paese. Abitato per la maggior parte da cinesi. La grandezza del Dragon Mart si può evincere da un esempio un po' milanese. Le foto prese da google earth dalla stessa altitudine indicano la proporzione fra San Siro (c.d. “stadio Meazza” per i più giovani) e il “mostro market” (per gli amanti dei Simpsons).

Il market è un paese a se. Al suo interno è simile ad una fiera campionaria. I negozi sono tutti divisi da muri in cartongesso alti un paio di metri.
La lingua ufficiale è il cinese, e la collocazione degli spazi di vendita segue una logica imperscrutabile. A fianco al negozio di tende c'è chi vende gadget elettronici e chi vende pannelli solari.
Ci rendiamo conto che trovare un “Chun” qualunque in quel posto sarebbe come trovare il proverbiale ago.
Giriamo un po' di negozi di stoffe e scegliamo i tessuti, diamo le dimensioni, ci accordiamo sul prezzo e chiediamo quando possono venire ad installarle. N.B. Le tende sono piuttosto grandi, circa 3x2 metri ciascuna.
Un rapido sguardo fra la commessa e quello che, a giudicare dagli anelli sulle mani, non poteva essere altri che il pappone di zona, e ci dicono: "fra massimo tre ore sono pronte. Noi le possiamo installare, ma il tipo che viene a montarle dovete prenderlo e riportarlo qui."
Increduli accettiamo. In un altro negozio ci diedero dei tempi intorno alla settimana. Da notare che le tende andavano tagliate, cucite, installati i ganci etc.
Due ore e mezzo più tardi carichiamo in macchina quattro tende, una scala, in box degli attrezzi e un cinese.
Il cinese è la parte più affascinante della faccenda. per il prossimo post.