Un’altra delle caratteristiche di Dubai è che la lingua più usata è sicuramente l’inglese. Ok, sicuramente sono ben piazzate anche l’indi e l’araba, ma la lingua più usata sopratutto fra persone di origini diverse, e qui di origini ce ne sono tante, resta l’inglese.
Il problema è che però pochi lo parlano come prima lingua, e quindi ci si relaziona spesso in una lingua abbastanza basilare, senza riscontri grammaticali precisi e sopratutto con una pronuncia variegata di ogni termine che crea una specie di esperanto (ne avevo già accennato qui).
Un esempio di cosa semi-babele moderna (semi perché alla fine tutti si cerca di parlare la stessa lingua) è quanto mi è capitato ieri sera.
Sono andato in cerca di un sarto a Satwa, zona popolata da molti negozi gestiti indiani, per farmi fare un abito tradizionale arabo.
Visti 3-4 negozi ne ho individuato uno che prepara anche vestiti tradizionali. Mi ha fatto vedere vari modelli pre confezionati e mi ha detto che costano sui 500 dhr (ca. 100€). Gli ho risposto che mi pare un po’ troppo e gli ho chiesto quanto costa su misura.
“For you for eighty” è stata la risposta che mi sono sentito dare.
80 Dhr (17€) mi sembrava più ragionevole per un vestito che comunque non penso di usare molto. Ho pensato “alla fine me la cavo con meno di 20€.” Stupito dal fatto che su misura costi di meno gli ho fatto notare l’incongruenza.
Lui mi ha guardato con occhi bovini, inconfutabile segno del fatto che la comunicazione non è andata a buon fine.
Ha iniziato a prendermi le misure: spalle, braccia, gambe, vita. Abbiamo discusso di come voglio maniche, bottoni, collo, orlo etc. Dopo una mezz’ora di disquisizioni su misure e tagli mi ha chiesto l’acconto. Gli ho detto che per una cifra del genere non bado a spese e sono pronto a dargli tutto il dovuto al primo colpo e gli ho allungato 80 dhr. Allo stesso momento ho riconosciuto nei suoi occhi la stessa espressione vacua di pochi minuti prima mentre mi ha allungato la ricevuta.
Visto che due indizi fanno una prova, ho controllato la ricevuta. Ho notato però che mancavano ancora 400 dhr per saldare il conto. In quel’istante ho realizzato che la frase “for you for eight” (per te per ottanta) in realtà era “for you foUr eighty”(per te quattro e ottanta) (quasi 100€). Gli ho detto che non avevo capito bene il prezzo. Lui come se niente fosse ha ricominciato a contrattare offrendomi 450 dhr e ha rilanciato fino ad un minimo di 350 dhr. (70€). Praticando uno sconto del 30% su quanto offerto inizialmente. Ma oramai non lo sentivo più visto che ero già corso fuori dal negozio senza il mio vestito. Sarà per un altro sarto.
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